I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

sabato 7 aprile 2012

Don't look up ( 1996 )



Prima di Ringu (1998) diretto da Hideo Nakata che sdoganò il Japan horror dai patri confini per fargli guadagnare notorietà internazionale , ci fu un film televisivo che anticipò l'idea della videocassetta che uccide con fantasma incorporato tratto come i film successivi dal romanzo omonimo di Koji Suzuki, pubblicato per la prima volta nel 1991.
Si intitolava Ringu:Kanzeban era diretto da Chisui Takigawa e fu trasmesso in televisione nel novembre del 1995.
E la leggenda narra che Hideo Nakata ottenne la regia del rifacimento cinematografico di Ringu proprio sulla scorta di questo film del 1996, Joyurei (titolo internazionale Don't look up), storia di un regista che ritrova nei giornalieri del film che sta cercando di portare a termine le tracce di un film maledetto mai portato a termine.E da qui scaturisce un'ossessione che lo porta alla pazzia.
Vederlo con gli occhi di oggi questo esordio del regista giapponese sulla lunga distanza (relativamente, dura solo 75 minuti) appare irrimediabilmente datato.
Se gli ingredienti allora potevano apparire intriganti( struttura metacinematografica del film nel film,f antasma che compare nei giornalieri e in varie fotografie, morti misteriose, una passione per un'attrice che si trasforma in ossessione) nell'arco di questi ultimi anni sono stati letteralmente abusati e quindi questo Don't look up visto oggi ha le apparenze di una prova generale piuttosto acerba di Ringu , con Yurei Yanagi a fare da trait d'union delle due pellicole ( qui nel ruolo del regista, nell'altro in quello del reporter).

L'avvertenza è che questo Don't look up spaventa molto meno, vuoi per l'assuefazione nel frattempo raggiunta a questo tipo di horror, vuoi per la limitatezza del budget a disposizione che sembra veramente esiguo che non permette cose troppo elaborate ( anche se giova ricordare che gli spaventi di questi film originano più dall'atmosfera creata che da effetti speciali quasi del tutto assenti).
Ci regala giusto qualche brivido nel finale.
Questo esordio di Nakata nel lungometraggio comunque non è disprezzabile perchè comunque arrivato prima di tutta la saga Ringu, mostra una discreta regia che riesce a mantenere un'adeguata suspense per tutta la durata senza cadute di tono ed è  recitato più che dignitosamente.
E poi vedere un dietro le quinte cinematografico è sempre motivo di interesse,almeno per me..

( VOTO : 6 / 10 ) 
Don't Look Up (1996) on IMDb

Nessun commento:

Posta un commento