I miei occhi sono pieni delle cicatrici dei mille e mille film che hanno visto.
Il mio cuore ancora porta i segni di tutte le emozioni provate.
La mia anima è la tabula rasa impressionata giorno per giorno,a 24 fotogrammi al secondo.
Cinema vicino e lontano, visibile e invisibile ma quello lontano e invisibile un po' di più.

lunedì 7 novembre 2016

Seria(l)mente :L'allieva ( Stagione 1 )

Provenienza : Italia

Episodi :11 da 50 minuti cadauno


Alice Allevi è una specializzanda  che sta cercando di farsi strada nel mondo medico frequentando l'Istituto di Medicina Legale nell'Università di Roma. Tra cadaveri, indagini all'acqua di rose, amori corrisposti o meno, invidie mal celate e un desiderio sempre più impellente di far carriera la nostra eroina di strada ne farà parecchia. 



Ma che davvero tu non scrivi su questo blog per 8 mesi abbondanti e poi ritorni ( non si sa come, perché e per quanto tempo ) parlando di una fiction di Rai 1 ?
Rai 1?
RAI 1?

Ebbene sì, le vie del rincoglionimento sono infinite, potrei anche rispondervi che parlare di una fiction di Rai 1 è sempre meglio che parlare di Gabriel Garko e delle sue indimenticabili interpretazioni delle serie tv targate Canale 5.
 Poi, in un periodo in cui mi sono appositamente tenuto lontano dal cinema e dal mondo della fiction in genere in preda non si sa a quale crisi di mezza età mi sono ritrovato più per caso che per vera volontà. più per noia e per mancanza di alternative credibili su come passare la serata senza autofrantumarsi gli zebedei che per altro, ebbene dicevamo mi sono ritrovato a vedere questa fiction della tanto (poco) amata Rai 1.
Ah sì non tralascerei nemmeno l'effetto salmone portato via dalla corrente con mia moglie che da subito si è appassionata alle (futili ) gesta di Alice Allevi e mi ha trascinato nel gorgo del nonsense di questa serie televisiva tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, autrice che non ho mai avuto il piacere di leggere.
L'altro giorno poi mia moglie mi fa notare che il grande Marco Goi , alias il Cannibale ha pubblicato la sua recensione di questa serie e sono rimasto sconvolto.
Cazzo, mia moglie mi tradisce col Cannibale! blogghisticamente parlando, si intende.
E allora per puro spirito di maschio competitore, non sopportando questo tradimento...sono tornato ripeto non so come, perché e per quanto.
Anche perché sono otto mesi buoni che non vedo un film.
Io che vedevo una media di tre film al giorno facendo spesso e volentieri le ore piccole ...sono mesi e mesi che non vedo un film.
Eppure mi è successo, non so perché ma mi è successo.
Io continuo a ciurlare e a non parlare della serie : che devo dire....devo dare ragione al Cannibale, al massimo può essere un guilty pleasure ma se per lui gli ormoni sono importanti per via della caruccissima Mastronardi, i miei sono più invecchiati e tiepidi per cui il trasporto verso la moretta romana con occhioni da cerbiatto è sicuramente minore.
Naturalmente sono sensibile alle belle forme della Mastronardi che riesce anche a colorare un personaggio simpatico, un po' Miss Marple e un po' Bridget Jones ma vengo più attirato da una Roma ferragostana tutta intrighi e delitti, da un Lovelock col camice che sembra quasi una divinità per come cala ad intermittenza tra i comuni mortali, dal volto degno di un quadro cubista di Giselda Volodi che si presta con grande ironia ad un ruolo che sa più di macchietta che di realtà.
E poi c'è il gallo nel pollaio, Lino Guanciale, con la sua voce profonda e i suoi capelli impomatati che non perde occasione di rimarcare il dominio sul suo harem di specializzande , pisciando su tutti gli angoli come un gattaccio di strada in calore.
Una macchietta anche lui un po' come tutta la serie che si rifà a quel finto realismo rosa ( oppure a quel realismo finto rosa) che aveva reso molto piacevole un'altra serie di Rai 1, la fortunatissima E' arrivata la felicità.
Se amate il giallo e avrete la (s)ventura di imbattervi ne L'allieva è meglio che passiate dal vostro farmacista di fiducia e facciate incetta di gastroprotettori perché diciamo che l'intreccio criminoso non è il massimo e può rischiare di provocare una bella ulcera perforata, ma se si vuol passare un'oretta senza soverchi pensieri , allora questa serie può essere utile per evitare altre brutture televisive.
E non è poco.
Un altro motivo per cui mi sono sentito in dovere di dire la mia su L'allieva è che ha fatto riaffacciare in me dolci ricordi, si fa per dire, universitari, quando ero uno studentello interno all'Istituto di Anatomia Patologica  Veterinaria e svolgevo le più umili mansioni durante le autopsie.
Altro che registratori e macchine fotografiche.
Erano solo pulizie e appunti.
Ma questa è un'altra storia che magari racconteremo un'altra volta.



(VOTO : 6 + / 10 )